Arrivano i primi sbalzi di temperatura e inevitabilmente le prime patologie da colpo di freddo. Prima di scrivervi un bel post sui benefici della febbre vorrei parlarvi di un semplice ed efficace metodo per ammalarsi meno: non è una pianta e nemmeno un vaccino omeopatico (che brutta parola… ma molto in auge).

Trattasi del vecchio gilet di lana della nonna; quel pezzo di abbigliamento magari fatto a mano, più o meno riuscito – a volte già un po’ infeltrito dai lavaggi e che qualcuno ricorda di aver portato a letto nelle notti invernali oppure durante una bronchite… ma dovreste avere almeno 50 anni per ricordarlo!

Ebbene, il gilet di lana è fantastico per grandi e piccini; ma deve essere di lana pura.

Si sa che la lana fa bene, si sa che la portano anche i famosi Uomini Blu nel deserto essendo un termoregolatore. Mai e poi mai cambierei il mio materasso di lana con uno di cotone o di lattice… si sta troppo bene su questo materiale divino. D’inverno scalda e d’estate invece regola e assorbe eventuali calori eccessivi corporei.

Se fate un giro in Germania d’inverno vedrete tante mamme nei parchi pubblici anche a temperature rigide (tipo -10 gradi) che portano a spasso i loro rampolli, tutti rigorosamente infilati in una specie di sacco di pelle di pecora se sono nel passeggino, mentre i piccolissimi che sono ancora nella carrozzina dormono coccolati direttamente su un vello di pecora morbido morbido; assomigliano agli scendiletto che trovate in certi negozi dove vendono oggetti naturali.

Immaginate per un’attimo di essere un bambinetto colmo di voglia di movimento, e di correre dentro e fuori casa in autunno o d’inverno; siete alla scoperta del mondo e avete caldo perché correte; poi quando vi fermate, magari per osservare l’ultima cavalletta, siete tanto impegnati da non sentire il freddo. Se la mamma vi ha vestiti con una maglietta di cotone alla quale ha sovrapposto un bel gilet di lana che copre bene anche il fondo schiena, non avrete mai caldo, ma nemmeno freddo; il gilet copre bene la zona dei reni, dei polmoni, del fegato e della pancia, tutti organi sensibilissimi al freddo. Mentre le gambe e le braccia sopportano bene anche temperature più rigide.

Se poi i piedi calzano le calze/scarpe giuste è veramente difficile prendere dei colpi di freddo… ma anche di calore (che possono sopravvenire perché magari avete stra-coperto il bimbo con maglioni e giacconi così tanto da farli sembrare l’omino Michelin).

Osservate che la gente di campagna, ad esempio i contadini, non ha mai dimenticato questo geniale e utile pezzo di abbigliamento.

Poi anche a letto durante la notte il gilet è utilissimo, specie per il bimbo che si muove tanto e che si scopre 33 volte per notte; mettete un pigiama normale di cotone e un bel gilet oversize che copre pure bene il sedere e i colpi di freddo da scoperchiata non ci saranno più.

Un’ultima importante applicazione per il gilet sono le malattie bronchiali; tenendo il torace bello caldo il catarro rimane più fluido, il sangue affluisce in maggior misura e la tosse risulterà più morbida e gestibile.

Vedo che recentemente sono pure di moda… allora un’appello alle ragazzine; se proprio usate ancora i jeans a vita bassa mettete sopra uno stratosferico gilet di lana, magari fatto con le vostre abili mani. Chi digita come un fulmine sul cellulare dovrebbe saper anche muovere bene i ferri. Parlo per esperienza creativa: beh, per dire il vero ho poi iniziato con i ferri: i miei maglioni, le sciarpe millecolori di 3 metri e i gilet erano stupendi… e qualcuno è ancora in uso :-)