Quando ci siamo trasferiti nel ’93 da Bologna nel modenese, l’Appenino che abbraccia così dolcemente la Val Padana mi pareva un grande alloggio verde per persone anziane in cerca di tranquillità e frescure estive. Paesi addormentati, che riprendevano un po’ di vita in estate…, luoghi d’altri tempi insomma.

Invece, da una decina d’anni succede qualcosa di diverso lassù nelle montagne.

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Sono nate infatti parecchie comunità agricole e sperimentali, grazie a persone stanche di vivere e lavorare nella ruota del criceto…; qualcuno li considera ancora come degli outsider, dei sognatori…, ma credo che abbiano semplicemente ragione. Hanno tutti un sogno in comune: tornare alle Radici della Vita e soprattutto tornare all’Essere. Perché noi nasciamo esseri umani…, mentre la Macchina-Economica cerca di trasformarci in “stupide-bio-masse-generatrici”.

Sempre più persone non ci stanno più e cercano strade nuove.

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Quest’anno ho fatto diverse conferenze a Pavullo organizzate dall’Associazione Equofrignano.
La sala comunale era sempre strapiena… e per la prima volta in tanti anni ho visto moltissimi uomini in sala, circa la metà del pubblico. Un piacevole e significativo segno di svolta.

E così ho conosciuto anche Carlotta alcuni mesi fa.
Subito ho avvertito in lei tanta vita, forza, entusiasmo, autenticità, scelte mature, nonostante la sua giovanissima età,… un raro senso realistico, la voglia di mettersi in gioco anziché delegare il proprio divenire a sistemi già calcati.
Le ho chiesto di raccontarci qualcosa dal suo mondo,… eccovi allora il suo racconto…

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Salve, sono Carlotta,

vi presento “madreNaturaleza” in cammino verso l’autosufficienza

 

madreNaturaleza è un piccolo B&B a Pavullo del Frignano (Mo), dove i mobili hanno la leggerezza della creatività (di chi ha saputo reinventarli e modificarli) e la forza della memoria (di chi i materiali li ha forgiati e usati per primo)

 

madreNaturaleza è un luogo dove si vive secondo i ritmi della terra e dalla terra chiunque passi può raccogliere i frutti

 

madreNaturaleza è l’occasione per avvicinare (e far avvicinare) le persone a un mondo, o meglio a un modo di stare al mondo

 

madreNaturaleza è, infine, per prima cosa, un progetto di vita, mio, ma non solo, che segue i principi della permacultura e dell’autosufficienza.

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Tutto è cominciato nel 2011 quando ho partecipato a un corso sull’agricoltura sinergica, che mi ha aperto le porte di un mondo fino a quel momento a me totalmente sconosciuto. Il passaggio dalla scoperta dell’autofertilità della terra alla ricerca dell’autosufficienza è stato naturale. Ho desiderato e voluto ampliare le mie conoscenze, studiando e partecipando a diverse formazioni a partire da corsi di autoproduzione (saponificazione, cesteria, panificazione), incamminandomi così, quasi senza rendermene conto, verso la permacultura (un disegno cosciente che serve all’essere umano per progettare la vita e soddisfare i propri bisogni nel rispetto dell’ambiente).

 

Così ora mi trovo nel bel mezzo di un cammino affascinante che mi ha portato a cambiare radicalmente lo stile di vita. Mi sento e sono “fusa e confusa” con la natura e l’ambiente che ci circonda: assaporo le sveglie nell’aria frizzante dell’alba per annaffiare l’orto e dare da mangiare agli animali, mi meraviglio davanti ai piccoli germogli che spuntano con grande forza ed energia dal terreno, e ho modificato il modo di nutrirmi, scegliendo cibi genuini e ignorando le grandi multinazionali alimentari.

 

Per conoscere più da vicino, e anzi toccare con mano questa realtà, sono andata in Spagna, dove ho vissuto per tre mesi in una scuola comunitaria che segue i principi della permacultura. La frase del mio insegnante “tu experiencia sirve, tu miedo no” (la tua esperienza serve, la tua paura no), è la forza motrice di questa mia personale rivoluzione che mi ha dato la voglia di ritornare in Italia e dare vita a “madreNaturaleza” proprio a Pavullo nel Frignano, il luogo in cui sono nata e cresciuta, perché desidero diffondere questo innovativo approccio al vivere quotidiano, desidero che più persone possibile conoscano ciò che a me ha cambiato la vita.

 

In permacultura ciò che è piccolo è funzionale e “madreNaturaleza” vuole essere proprio questo: un piccolo luogo che possa diventare rete di conoscenza per chi sente la necessità del cambiamento. Ciò che la caratterizza sono le diverse attività, correlate tra loro, che seguono i principi della permacultura. Queste comprendono un orto sinergico, un laboratorio di panificazione, workshop per bambini e adulti in cui condivido le mie conoscenze risperimentandole con gli altri, una gestione consapevole degli animali da giardino come oche, anatre e galline, e un bed and breakfast che cerco di gestire anche attraverso il baratto e il mutuo aiuto.

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L’orto l’ho creato basandomi sui principi dell’agricoltura sinergica (metodo di coltivazione elaborato dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip basandosi sulle intuizioni dell’agronomo giapponese Masanobu Fukuoka). Ho scelto di utilizzare questo tipo di coltivazione perché è la forma più naturale tra quelle conosciute. Il suolo non viene lavorato, bisogna evitare il compattamento della terra, non viene fatto nessun diserbo e non si utilizzano prodotti chimici. Mi permette, osservandolo e lavorandoci quotidianamente, di capire l’evoluzione delle piante, la nascita e proliferazione di animaletti che tengono pulito l’orto, come le coccinelle, i ricci, le rane, e di gambuse, piccoli pesci che mangiano le larve di zanzare che vivono nel biotopo (una riproduzione di un microclima acquatico in modo che il pianeta acqua entri in relazione con il pianeta terra, così come avviene in natura). È fonte continua di intuizioni e osservazioni che trasmetto durante i workshop, ma soprattutto nell’incontro quotidiano.

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Il pane, che produco settimanalmente, è fatto con lievito madre e farine bio di grani antichi a chilometri 0. Seguendo ogni fase della lievitazione e dell’impasto, si crea un pane che non è un oggetto, ma un nutrimento vivo e salutare, che risulta leggero e digeribile. L’utilizzo di ingredienti genuini, come le farine di grani antichi, il sale integrale e il lievito madre fanno sì che questo pane autoprodotto risulti totalmente differente da pani comunemente acquistati nei forni, perchè quello che lo caratterizza maggiormente è la tecnica utilizzata, che si basa in primis sulla dinamizzazione dell’acqua ed è impastato a mano in una madia autocostruita.

 

L’invito che faccio con madreNaturaleza è quello di esplorare strade nuove, a percorrere con me o con altri questo cammino che sento e credo porti al benessere individuale e collettivo.

 

NON CERCARE, INCONTRA

 

Carlotta

b&bmadrenaturaleza@gmail.com

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come post scriptum vi aggiungo “chicche” in tema, riflessioni e piccole-grandi realtà rurali e culturali… in sintonia con la storia di Carlotta

un cartone animato che fa riflettere

un’ altro cartone animato che fa riflettere

TEMPO DI VIVERE a MARANO (Modena)

FUNO in TRANSIZIONE (Ferrara)