In questo spazio vi presento la mia prima esperienza editoriale; un libro che parla di Noi e del Sale; un viaggio nell'oceano del sapere e delle emozioni saporite.

il-sale-fa-bene-di-sabine-eck

Del vero sale
Ovunque siamo, si parla male del sale, mentre il consumo emozionale di cibi industriali salati è in continuo e preoccupante aumento.
Quale segreto sta dietro questo fenomeno?

Da quasi trent’anni consumiamo su grande scala quasi esclusivamente il sale industriale, il cosidetto sale raffinato: cloruro di sodio (NaCl) puro.
Poche persone sanno che il vero sale è invece il sale marino integrale *non raffinato*: una composizione di cloruro di sodio (NaCl) + 82 oligoelementi, indispensabili per la nostra salute.

Il sale alimentare industriale è invece un triste derivato del sale naturale (in passato giustamente chiamato oro bianco), che viene raffinato e quindi completamente privato dei suoi 82 tipi di oligoelementi. Il tanto reclamizzato sale iodato (sale raffinato + iodio) non fa eccezione e rappresenta una infelice risposta alle vere necessità del nostro organismo.

Intanto, in ospedale vi somministrano flebo con soluzione salina, quasi tutti i bambini bevono istintivamente l’acqua di mare e nonostante uno “svezzamento senza sale” si buttano giù affettati, ragù, formaggi e le irresistibili patatine mentre schivano sempre di più frutta e verdura… e i nostri sportivi bevono litri di bibite energizzanti con zucchero, sali minerali e sale da cucina!

Il libro fa i conti con uno dei più grandi inganni nella medicina che ha portato ad un pericoloso circolo vizioso. Vengono spiegate con un linguaggio semplice e ragionato patologie sempre più diffuse come ipertensione, gastrite cronica, ritenzione idrica, cellulite, depressione e la perenne frustrazione alimentare. Capirete perché i bambini non vogliono mangiare frutta e verdura e come si può uscire da tale atteggiamento, che spesso compromette la loro salute, e che si ripercuote in età adulta.
Il libro è dedicato alle menti curiose e il lettore attento potrà finalmente godersi il “giusto mangiare con il giusto sale”.

Il sale fa bene
SALute – SApere – SAggezze
Storia e Storie sul vero Sale Marino Naturale
di Sabine Eck

Edizioni Andromeda

Come assaggio vi trascrivo un capitolo che vi rivela…

Il segreto della patatina croccante
Oggi vi vorrei raccontare perché le patatine salate croccanti e i loro eccelsi parenti sono così irresistibili; alzi la mano chi non ne ha mai fatto fuori un pacchetto intero in un battibaleno, preferibilmente di nascosto.

La questione è tanto semplice quanto curiosa: la patatina possiede due segreti: il sale e lo scrocchio.
Iniziamo da quest’ultimo; immaginate la patatina molliccia, come se fosse rimasta all’aperto, magari in una notte d’estate un po’ umida… ovviamente non scrocchia più, e nessuno la mangia più, nemmeno il bimbo-mangia-tutto. Quindi lo scrocchio deve essere un fattore fondamentale nella scelta di tale delizia moderna.

Forse non tutti sanno che nel nostro organismo è registrata l’intera evoluzione umana, dalle caverne ad oggi; l’intera esperienza, specie se di sopravvivenza, è registrata come in una memoria, tipo gli hard-disc dei computer.
Se prendiamo per esempio un gruppo sparso di bambini moderni viziati, TV-lesi, mamma-dipendenti (avete capito cosa intendo…) e li caliamo senza alcun adulto in un contesto rurale e naturale anche pericoloso con fiumi, scogli, discese scivolose e simili, non succede nessun disastro. In pochissimo tempo si creano o meglio dire si ri-creano strutture arcaiche da branco, con capi, vicecapi, protettori, protetti, e subito rinasce lo spirito della simbiosi, ogni tanto condito con qualche lotta alla Darwin (i soliti capi, conoscete il problema); in questo modo ognuno partecipa alla sopravvivenza del clan.
Per farla breve l’istinto della sopravvivenza riprende in mano la situazione. Il nostro cervello antico ci fa da guida.

Ma torniamo alle nostre patatine croccanti; lo scrocchio dei denti segnala al cervello null’altro che abbiamo appena vinto, cioè abbiamo appena rotto le ossa del collo del nostro nemico, che faceva, ahimè, proprio “scroc” mentre veniva spezzato con i vostri denti da uomo/donna di Neanderthal.
Già; ed è questo il motivo per cui si mastica l’ultimo pezzettino della caramella, i bimbi piccoli mordono i sassi o i signori “food-designer” mettono il cetriolo, che anch’esso scrocchia, nell’hamburger; così si soddisfa il cervello delle caverne.

Ora lo sapete. Il sale, invece, si fa presto a dire: è una memoria ancora più arcaica… deriva dalla notte dei tempi, quando la vita nasceva negli oceani della terra.
Il nostro corpo ha in sé pure questa antichissima memoria: acqua e sale, che festeggiamo ogni giorno con sete e voglia di cibo salato o saporito come diciamo. Chi mi conosce sa che intendo il sale *naturale*, non raffinato (anche detto integrale); solo esso contiene la miracolosa composizione di sali minori e oligoelementi, iodio incluso, che soddisfa la voglia di sale. Ricordate sono quasi 80 sostanze minerali, in tracce, sì, ma i piccoli valgono come i grandi… ma questa è un’altra storia.

Ad ogni modo se ci fate caso esistono le patatine biologiche, fatte con il sale marino integrale… e via, godetevele (ogni tanto).